Napoli 17 Agosto 1831.       Barbaja Dom[eni]co. Se non le ho scritto prima  p[er] ringraziarla del favore fattomi coll’accordare al M^ro Coccia che riducesse lui stesso le sua opera Edoardo in Iscozia e la facesse stampare da me, non creda già che ciò abbia fatto perchè non sentissi tutta la gratitudine di questa di questa di lei gentilezza. Ho differito soltanto fino ad ora p[er] aspettare che l’edizione sia quasi al suo termine p[er] potere, nel mentre che gliene faccio i più vivi e cordiali ringraziamenti, annunciarle che quanto prima gliene manderò alcune copie complete in attestato della ns gratitudine. Intanto la prevengo che i pezzi ridotti che mi furono passati dal S^r M° Coccia onde li mettessi alla stampa, li ho poi restituiti al med° non volendo che la di lei proprietà di q^to spartito venga p[er] parte ns lesa neppure dal possesso de’ manoscritti delle semplici riduzioni. Gradirei anzi ch’Ella m’indicasse qual prezzo vorrebbe d’una copia di d° spartito che se non fosse al di là delle ns forze, non sarei lontana [sic] dal farne acquisto. Ho presentito che il di lei contratto coll’Editore Girard cada a terminar presto. Quand’Ella durando nell’Impresa volesse passare a me il diritto di stampare le riduzioni delle opere di sua proprietà, mi sarebbe grato assai d’intendere quali sarebbero le condizioni di tale affare, lusingandomi che mi userà anche in questo i soliti tratti della di lei cortesia ed amicizia. Ed in attesa etc.