Data: 12/1876



Luogo: s.l.

ID: LLET000006




[Dic.76]

Venerdì

Caro Giulio

Non vengo a trovarti perché sto tutto il giorno in casa a lavorare!!!!! è proprio vero. Partirò per Torino Lunedì mattina, ma la mia imprevvidenza mi mette in un imbarazzo che vado a spiegarti.

Mio fratello che è il cassiere di casa è da più giorni a Firenze, oggi soltanto m’ accorgo che fidando nel mio borsellino particolare ho lasciato partire Camillo senza farmi dare il denaro occorrente per la mia campagna torinese.

Sappimi dire se Tornaghi potrebbe supplire alla mia dimenticanza facendomi tenere lire 250 (mi basteranno per il principio della mia dimora; poi prima di ripartire per Milano spero che l’Impresario mi consegnerà le 1200 per le mie spese) codeste lire 250 il Tornaghi le consideri, a suo piacere, o come anticipazione dell’ultima rata della Gioconda che scaderà colla seconda rappresentazione di Roma (a Venezia ne vennero date sei alla Scala quattro e due di Roma fanno dodici che è la cifra cabalistica del contratto) o come anticipazione-acconto del primo nolo Mefistofelico, o come prestito. In somma faccia lui, fiat lux.

Prima di partire passerò a salutarti

tuo

Arrigo Boito

Trascrizione di Elisa Bosio
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Nr. Allegati 1
Misure 170 X 108 mm

Lettera titolo LLET000006