Carissimo Signor Giulio,
Le mando i pupazzetti giapponesi. Hoenstein è stato jeri sera da me a vederli e li trova bellissimi.
Sarei venuto io a portarglieli se questo orribile caldo non persuadesse a rimanere scamiciati in casa e così non rompere i corbelli agli altri.
Poi……. poi, sa?... sono in compagnia buona. e quando si è in buona compagnia la casa la più piccola è un vero paradiso anche a 28 gradi.
A Lei che dico tutto posso ben anche dire il nome della mia buona compagna - credo anzi che Ella l’abbia conosciuta già in via Bramante dove vivevo solo.
È la Libertà – che io – non so perché mi ostino a chiamare americanamente Liberty.
Quando sono ritornato a lei, l’incontro fu imbarazzante anzichenò. = Imbecille – essa mi disse – dove sei stato tutto questo tempo? –
Io le ho risposto collo spiattellarle la verità: sono stato…… Ecco: ho fatto un lungo giro pel mondo della pazzia, sai, quel mondo perfettamente tondo e rotondo come la più grossa frottola, dove non è possibile né orientarsi, né occidentarsi. Lo strano mondo dove vi si vede quello che non esiste e vi si sente quello che non si dice – dove i piaceri hanno il sapore velenoso delle sofferenze e le gioie fanno male a camminarvi come i calli, infine quel mondo dove non si mangia e non si beve e si è sempre sazii e ubbriachi sopratutto – Il mondo dei sogni senza beneficio dei numeri del Lotto.- Ah, Liberty, come prenderei volentieri un caffè!-
= Diamine, fai benissimo! Bevi il caffè che sa farti lavorare. Ehi là; caffè - subito! –
Quando non avevo con me Liberty e mi sentivo voglia di caffè mi toccava prendere del thè e questo perché sulla gloriosa bandiera americana vi sono tutte le stelle che si possono vedere ad una buona pestata di piede.
Ma se Dio vuole là ci va il Peccia e la Spagna è vendicata.
Dico questo perché Ella possa comprendere con quanta beatitudine ho bevuto il caffè della Libertà, pardon, Liberty. caffè dove finalmente quel gusto soave un po’ amarognolo è essenza ed aroma e non sapore di acido prussico-yenkée.
L’amore - pardon - quella tal cosa che pare amore, carissimo Signor Giulio, ha però una vera ebbrezza, vera come il sole,: quella del distacco :!.
Che voluttà, per esempio, pensare che l’atlantico esiste realmente e che alle volte ci si annega anche!.
Troverà unito ai pupazzi giapponesi un libro di versi – Gridi dell’anima!
Badi, Sig Giulio, che a questi caldi, in campagna, quando si è costretti a rimanere chiusi in casa precisamente come se si fosse in città, un libro come quello che Le mando è prezioso.
Modo di usarlo: leggerlo ad alta voce in compagnia.
Dica a Tito che è di una qualità superiore di quello di Cameroni della Lega Lombarda.
Tanto per finire
Due amanti in collera
la femmina – (accento di virtù oltraggiata): Voi mi prendete per una di quelle…..
il maschio – (interrompendola) - Rispettate, vi prego, quel ceto onorevole che non mi ha dato che dei piaceri.
ed ho finito.
Suo Illica
Ho spedito jeri Germania alla Signora Terrabugio.