Genova 20 Gen 1886

Car Giulio

Fra qualche giorno - quando tutto sarà finito - direte alla povera Sig.a Ponchielli com'io prenda parte al suo dolore!. com'io deplori la grave perdita di quell'uomo degno, di quell'artista distintissimo!

Se non ho mandato lettere o telegrammi di condoglianza, si è che, secondo il mio modo di sentire, mi pare un'uso crudele, quello di esulcerare la piaga di un cuore che già troppo soffre, ripetendo mille volte (per consolare) la causa straziante del dolore!

Strano modo di sentire forse è il mio; ma credo che il silenzio sia solo conforto nei grandi dolori!

Siate Voi, caro Giulio, interprete di questi miei sentimenti presso la Sig. Ponchielli e credetemi sempre

Vost

G. Verdi