Napoli 12 Dic.[embre] 1872
Caro Giulio
Sono molto sorpreso di non ricevere risposta ad una mia lettera, in cui vi pregavo di mandarmi i disegni di tutti gli attrezzi per l'Aida e la quantità. Pare impossibile! Quando si tratta di questo povero teatro di Napoli nissuno se ne cura, oppure tutto và di traverso! Eppure questo potrebbe divenire ancora un gran Teatro; ché questo paese ha ancora elementi orchestrali ben migliori di molto di quelli d Milano... Ma forse o quella mia lettera si è perduta; o l'avete dimenticata; o vi è mancato il tempo per compilare le notizie che vi domandavo. Riassumendo:
Desidero avere
La nota di tutti gli attrezzi
La quantità
La misura
Cosa era grande e grosso il Dio Vulcano
Mandatemi dumque un disegno a Lapis di tutti questi attrezzi scrivendo sotto ciascuno
Numero......
Altezza.....
Larghezza et......
Dicesi la crisi finanziaria del Teatro quì cessata. Vedremo se sarà. Se ne arriveranno altre I°. perché quest'Impresario (come del resto tutti gl'Impresarj) non sanno far andare gli spettacoli; 2do perché le malattie, e specialmente questa della Stolz, sono state veramente fatali.
Domandate subito subito a Faccio se sarebbe possibile ch'Egli potrebbe andare ad Ancona se si fà l'Aida.
Bisogna decidere assolutamente subito l'affare di Germania, Berlino et.. Avete fatto molto male a non dire una parola, quando foste quì, alla Stolz ed alla Valdaman [sic].
Rispondetemi su tutto telegraficamente perché non vi è tempo da perdere...
Addio ad
G Verdi
P.S. Ditemi anche se vi sono queste quattro o sei coriste. Anche di queste non me ne parlaste più!!!!...