Carissimo Sigr. Giovanni

 

Finora nulla di nuovo riguardo a’ contratti per comprare nuove opere. In questo tempo d’ozio mi diverto musicando quel tale argomento di cui le parlai Isabella Orsini tratto dal Romanzo di questo nome di Guerazzi. La prego di non dimenticarsi di me, e propormi alle imprese ch’ella crede possano convenirci.

Le sarò sommamente obbligato se vorrà mandarmi subito subito tutti i Pezzi per canto finora stampati del Macbeth di Verdi. Ponga questa musica al mio indirizzo col mezzo della diligenza ecc. ecc. ..... Ove sia buono a qualche cosa mi comandi e mi creda

L’amicissimo suo

Gualtiero Sanelli

 

Se Tito e la Sigra. Pepina [sic]

sono tornati da Firenze tanti

saluti. Addio a M.r Cerri.

 

Parma Marzo 24, 1847

= volti

 

Quando Merelli mi propose di scrivere l’autunno prossimo una Opera Buffa alla Scala, mi mostrai indifferente a questa offerta, ora però sono d’avviso contrario ed accarezzo assai l’idea di scrivere buffo per cui non sarebbe male che lei ne tenesse parola al Merelli stesso. Anche Civelli è avvertito di questo mio desiderio.

Addio di nuovo

 

 

(Indirizzo)

Sigr. Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

 

(il timbro postale riporta:)

PARMA

24

MAR.

[1847]

 

Milano

25 . MAR.