Data: 15/12/1847



Luogo: Parma

ID: LLET002520




Carissimo Sigr. Giovanni

Parma 15 Dicembre 1847

 

Le invio le 2 Gazzette di Parma. In una troverà l’annunzio ad literam sulla Gerusalemme di Verdi, nell’altra non si poteva inserire detto annunzio nol comportando la qualità del foglio (così mi disse il Gazettiere). Spesa non ne n’ha poiché essendo io amico del Direttore del foglio non ha voluto nulla. In quanto alla scrittura sua cogli Impresarj di Parma vedo chiaramente ch’ella ha tutta la ragione d’aver posto la multa agli Impresarj nel caso che non volessero favorire l’incaricato della custodia della musica all’oggetto che nulla venga copiato. Le cose camminano regolarmente: ho delegato certo Antonio Antonio [sic] Rossetti corista del Teatro giovane del quale posso fidarmi ad occhi chiusi essendo egli galantuomo, ed inoltre affezionatissimo per aver io cercato sempre di fargli del bene. Questo Rossetti adempirà certissimo all’impegno assunto col maggior riguardo possibile agli Impresarj, ma senza concessioni di sorta per nessuno, ed io vivo proprio tranquillo perché gli è un muso che non ha paura di nulla: dico ciò perché non gli Impresarj, ma certo esattore del Teatro aveva osato lamentarsi di questa misura da lei giustamente presa, ma io gli feci sapere che se avesse voluto vedere l’articolo addizionale della scrittura potevo compiacerlo ed avrebbe visto essere ella nel suo più grande diritto. Non è già che questo esattore sia interessato per gli interessi degli Impresarj, ma ama fare il bellimbusto per darsi una cert’aria di comando. Egli però si troverà persuaso di gettare le parole mentre io non mi degno dargli retta, ed il mio delegato (Rossetti) è un originale che gli risponde eternamente parli col Sigr. Sanelli e quest’animale d’esattore con me non osa molto dire quel che dice cogli altri.

Scusi se l’annojo di queste sciochezze [sic], ma il tutto a fin di bene. Non scrivo nulla di ciò agli impresarj, ch’essi per vero dire hanno agito sempre con garbo. La Musica (parti d’orchestra) coll’assegno è stata ritirata, ed ho lasciato che lo faccia quel tal esattore per accontentarlo un pochino, ma appena tolta la musica dalla diligenza lo [sic] fatta rimettere a mio incaricato e trovasi a casa mia, come pure vi si trovan gli spartiti. In casa di quel tal Maestro Barbacini le partizioni non vi sono rimaste che 2 ore fino ad ora e non vi andranno più essendo incominciate le prove. Insomma viva tranquillo che non ce le ficcano. A quel Rossetti ho assegnato un Franco e 20 centesimi al giorno pel suo disturbo fino che si va in iscena [sic], dopo poi gli darò un Franco e 50 centesimi per ogni recita degli Orazj non essendo giusto di pagarlo quando non fa nulla. Le pare che vada bene così?

Ho già fatto dire all’impresa (secondo ella mi scrisse) che si stanno preparando i 300 Libretti col Ballo.

Tanti saluti alla Sigra. Peppina, ed a Tito dirà che fra giorni si porta a Milano un amico mio per cui se il Maestro Fontana non si è lasciato vedere, questi rimedierà.

Addio al Sigr. Cerri. Un saluto a quel briccone di Grolli. Aspetto sempre che questo caro Brontolone mi mandi quella tal musica di cui siamo intesi.

L’aff.mo suo amico

Gualtiero Sanelli

Trascrizione di Paola Meschini
Opere citate
Jérusalem

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 270 X 215 mm

Lettera titolo LLET002520