Data: 5/2/1852



Luogo: Venezia

ID: LLET002566




Carissimo Sigr. Giovanni

Venezia . 5 Marzo 1852

 

Gallo mi ha consegnato or ora la sua gentilissima del 2 corrente. Mi ha pure consegnato mille e quattrocento austriache per suo ordine, per cui ho sottoscritto una ricevuta di duemila lacerando la 1.a dei 600.

Ieri sera fu la 2da rappresentazione e secondo me andò meglio della 1.a avendo il pubblico cominciato a gustare un Duetto dell’Atto 3.o che alla 1.a sera passò inosservato. S’ella mette sulla Gazzetta un articolo bisogna di Colletti dire tutto il bene possibile perché gli è proprio lui che sostiene tutto il peso dell’Opera. Gli è certo che la Evans fa di tutto per ben servirmi, e per verità dal lato dell’azione è commendevolissima, ma la sua voce essendo limitata e non bella non può dare tutto quell’effetto ch’essa vorrebbe. Parlando di lei bisogna però encomiarla e per tutto quello che fa di bene e per la sua buona volontà. Il Graziani la prima sera era indisposto, jeri però disse assai meglio la sua parte. Ier sera pure fui chiamato molte volte alla scena. Secondo me questo non è un successo completo gli è però tale che qualunque Maestro potrebbe esserne contento. Manderemo al più presto possibile i Pezzi che maggiormente piacciano. Le invio un libretto, e mi spiace assai che non l’abbia mandato Gallo prima d’ora, cosa che io credevo. Fra una decina di giorni sarò a Milano. Io non so se a lei ed a me converrà fare un nuovo affare, ma nel caso che entrambi vi trovassimo la nostra convenienza bisognerà pensare seriamente alla scelta dei libretti, e questa dovrebbe essere fatta fra lei, Tito, Cerri, me, e qualche altro che conosca di cose Teatrali, altrimenti coi libretti che si fanno ora non è possibile trovare effetti musicali da intrattenere i pubblici d’oggidì. Per la stagione del Santo a Padova non si potrebbe scrivere una Opera nuova o dare il Fornaretto o la Tradita?

In quanto alla messa in iscena [sic] Corti deve scrivere quello che vuole, è soltanto discreta. L’articolo della Gazzetta di Venezia è meschino assai, e alcun che sciocco, ma mi è stato detto che quell’estensore pretende che gli artisti vadino [sic] a farci una visita, cosa che io non ho fatto.

Sanelli suo aff.mo

 

 

(Indirizzo)

Sigr. Giovanni Ricordi

Milano

 

Con un libretto unito.

 

(il timbro postale riporta:)

VENE[ZIA]

5 . M .

Trascrizione di Paola Meschini
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 212 X 132 mm

Lettera titolo LLET002566