Torino 30. 5. 53
Carissimo Tito
Sono veramente disgustato del non aver risposto subito alla lettera di Cerri perché sento che egli ha potuto credere che io dovessi essere offeso. Ma di che offeso? Io trovo invece che è stato gentilissimo di rispondere al momento a quel mio bigliettino di Milano, e che mi ha dato una prova di stima nel rivolgersi a me per trovare un collaboratore alla Gazzetta Musicale. Davvero che col talento di Cerri gli è strano un simile dubbio.
Forse avrò tardato troppo a risponderle, ma bisognava pure parlare con qualcuno per trovare questo collaboratore. Ne parlai con Fabbrica
Tanti saluti alla Giulietta
che mi suggerì Villanis e Luzzi, ma tanto l’uno che l’altro avendo intenzione di scrivere pel Teatro mi dissero non parere loro conveniente di fare i critici sui lavori altrui, e porsi a giudici.
Mi rivolsi quindi ad altra persona che sarebbe assai adatta. Gli è il Sigr. Pasta. Molto conoscitore di musica, e versato nelle lettere. Dissemi che fra non molto veniva a Milano e che si sarebbe inteso verbalmente con Ricordi.
Ora brevemente ti dirò che il Fornaretto datosi sabbato 28 corrente ebbe fortuna. Gli artisti tutti di canto fecero del loro meglio. Crivelli si distinse maggiormente e per vero dire eseguisce la sua parte magnificamente. Così si può dire di Lauro
P.S. Il Lauro jeri sembrò un artista provetto per la scena
esordiente a cui non manca che maggiore disinvoltura nel sceneggiare. La Sigra. Moltini eseguì con intelligenza rara, però non era nella piena de’ suoi mezzi. Il Contralto ed il Tenore (Lelmi Ten., Pardini Con.) fecero lodevolmente le loro parti. Vi furono moltissime chiamate a tutti. Io pure fui chiamato una infinità di volte. Si ripeté il Coro atto 1.° Chi avria pensato. L’ultimo pezzo dell’opera fu detto da Crivelli in modo unico. Anche il Duetto dei 2 bassi Atto 2.do magnificamente. Ieri seconda rappresentazione si ripeté anche il Quartetto atto 1.°
Entro la settimana io sarò a Milano
Addio mio carissimo Tito
L’amico
Tanti saluti al Sigr. Cerri. G. Sanelli
P.S. Nessun giornale parlò dell’Accademia data alla Filarmonica, per cui mi fu impossibile mandare un articolo.