Parma 13 Aprile 1857

Amico Carissimo

Ricevo la tua dell’11 corrente Aprile 1857. Tutto va bene, e l’errore del femminino nel maschile l’ha commesso chi l’ha copiata.

Mi pare che le parti sì de’ Cori che degli Attori non abbiano d’essere copiate, mentre tutta l’Opera è stampata per Cembalo e Canto, e siccome per i Cori, e gli Attori conviene molto lo stampato, che il copiato, sarebbe meglio, a mio avviso, mandarle in istampa.

In quanto al nolo di 600 aus.che per una stagione che l’Impresa non ha che 8 mila Franchi mi pare un po’ alto, e tanto che per un Carnevale in cui te la chiese Marchelli anni sono, gliela concedesti per 500, pare veramente che avresti diminuire dalle 600.

In quanto alla spesa di copie per la Orchestra mi pare che già altra volta accennai che più se ne faranno, maggior vantaggio ne ricaverai.

Vorrei che l’Opera si stampasse (Il Gusmano) il più preso che ti sarà possibile perché qui in Parma c’è gran volontà di aver detta Opera onde eseguirla. Sarei d’avviso che non mettessimo nel titolo che Gusmano (senza l’epiteto di Buono, o Prode), perché osservando bene, né l’uno né l’altro, si convengono ad un uomo che lascia morire l’unico figlio che ha, e che molto ama.

I saluti al Tito alla Sig^ra. Peppina al Sig^r. Cerri.

Il tuo aff.^mo amico

Gualtiero Sanelli

(Indirizzo)

Al Sig^r. Tito di Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

(il timbro postale riporta:)

Milano

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