Pesaro 4 decembre 1912.

Carissimo Clausetti - sto aggiustando in Melenis i taglî e i ritocchi stabiliti pochi giorni fa. Prima di accingermi all'istrumentale vorrei spedire al caro Comm. Tito la copia per canto e piano per avere un suo benestare. Quando ritornerà egli?
E di Napoli nulla di nuovo, di stabilito? Ripensando a questo affare mi sono più che ma convinto di lasciar correre le cose liscie senza troppe contraddizioni. Siamo quindi più che mai d'accordo io e voi, caro Clausetti, nel fatto di non rinunziare al progetto Conchita. Avrei a caro che mi scriveste due righe in proposito.
In questi giorni ho cominciato a pensare seriamente anche a Francesca. Ma il pianoforte non arriva... Non sarebbe il caso di sollecitare magari con un telegramma?
Addio, caro Clausetti; ricordatemi con affetto alla vostra famiglia tutta e lasciate che vi stringa amicalmente la mano.
Vostro affmo
Zandonai