Lucca 27,, Luglio 1843,,

Caris. Amico
Riscontrando alle vostre del 12,, e 19,, corrente, posso accertarvi che io sono cieco e muto; quindi vivete tranquillo sù di me; duolmi che la mia amicizia non abbia potuto esservi giovevole; ma che volete fare? quando si tratta con Principi che hanno a solo loro retaggio la nobiltà, poco vi è da sperare. Ho consegnato al bravo Dholer [recte Döhler] la musica che gli avete inviata; ho ricevuto pure i pezzi della mia Maria, e ve ne ringrazio; spero di ricevere in breve il completamento di quest’Opera; non che quello della Fidanzata Corsa.
[Vi ra]mmento che quest’ultima Opera deve essere dedicata al celebre Maestro Tommaso Marchesi.
Se il Vostro Sig. Padre è di ritorno, rammentatemi ad esso con quell’amicizia che, come sapete, io gli professo, e credetemi sempre

Vostro e Aff. Amico
Giovanni Pacini
[firma autografa in calce alla lettera dettata]

Sig. Giovanni Ricordi
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Milano