Al Sig.r Giovanni Ricordi
Negoziante di Musica
Milano
Mio carissimo amico
Duolmi assai di non aver saputo prima della mia partenza da [Torino?] il tuo incomodo, ed in ciò [****] i tuoi giovani di negozio. Comunque sia però io spero che non avrai ascritto a mancanza d’amicizia l’accaduto, poiché ben sai quant’io ti stimo.
Attenderò con piacere i pezzi della mia prediletta Ebrea: quest’opera non [morrà dentro nei?] scaffali di un negozio, ma risorgerà a gloria del suo autore, poiché (modestia a parte) io lo stimo il mio miglior lavoro.
Se crederai di spedirne una copia alla Montenegro te ne sarò grato.
Dammi tue nuove. Dimmi se Ivanoff ha più cantato, e come è stato accolto nella mia opera.
Salutami tuo Figlio e credimi
L’aff. a.
G. Pacini
P.S. Ti prego rammentarmi all’ottimo maestro Mazzucato.
Lucca li 22 Marzo 1844 –
Io ho la metà della proprietà dello spartito che scrivo questa Primavera per Firenze e per la coppia Poggi. Dimmi se entreresti in trattativa, prima che continui con altri l’affare. Il libretto è di Cammarano. Il titolo Buondelmonte. Qualora ti piacesse entrare in quest’affare tu sai che amo darti riprova d’amicizia, quindi a me [****].
[****]