Egregio Signore

Onde non importunarla nelle sue occupazioni, le diriggo in iscritto il favore che vorrei; e sarebbe di raccomandare alla Casa editrice Ricordi, un M° che fece i suoi studdi al Conservatorio di Milano, e che domanderebbe coprire in detta Casa un posto sul genere di quello che occupa il M° Saladino; il sudetto maèstro [sic] si chiama Francesco Candelletti, abitante Corso V.E. N° 26. credo che sia degno dell'alta loro considerazione: e gliene sarò obbligatissima, se vorra [sic] lei accordargliela.

La stima che sempre mi viene da lei mantennuta [sic] mi spinge a dichiararle in tutta schiettezza che io non avendo appoggi né protezioni che dai soli risultati felici mi difendo quale maèstra, pur tuttavia ho bisogno come altri di essere qualche poco riccordata; i Maestri che coprono una carica al Conservatorio, sono già elletti[sic] e di più godono anche specciale [sic] considerazione presso le principali agenzie e Case Editrici; sarei ben più fortunata dal lato interesse se la Casa Ricordi volesse nelle favorevoli occasioni rivolgermi qualche allievo, essendo stata io sola fra tutti, di aver creato delle ottime Aide e Amneris, come posso creare delle Gioconde, e una Laura che non esiste ancora e che e [sic] una parte divina.

Dunque mi raccomando e mi perdoni la mia troppo lunga lettera a lei diretta

Fidduciosa [sic] di lusinghiero risultato

Di lei D.^a

L. Abbadia