Data: 24/2/1870



Luogo: Genova

ID: LLET003454




Carissimo Signor Giulio,

Ella si spiega sempre benissimo in italiano, in meneghino e Dio sa in quante altre lingue!..Sa poi applicare a proposito salse calde, fredde, dolci, piccanti, artistiche, diplomatiche, poiché il suo talento “bisogna pur convenirne” è grande, fino e multiforme.

Per quanto la mia femminea vanità sia solleticata da mano maestra ed il mio desiderio d'artista e d'italiana, grandissimo, perché Verdi si persuada a riprendere la penna, mi resta però tanto buon senso, per capire e dichiarare, che le mie insinuazioni, non peseranno sulla bilancia del , o del no, per quanto Ella, e molti altri, abbiano potuto, o possano credere il contrario. Quello di cui tengo ad assicurarla, caro Giulio, si è che (per quanto nulla sia la mia influenza) nessuno mi avrà mai contraria, quando si tratti di gloria nazionale e di bene, per un'arte che conservò luce al nostro povero nome, anche quando tutto il mondo cercava di seppelirlo [sic], nel fango e nell'obblio [sic].

Mi ha fatto grandissimo piacere la notizia del ben essere di Giuditta. Prego Dio che benedica sempre la vostra Famigliuola e vi conservi quella reciproca affezione, che fa la vostra felicità, ora che siete giovani, e la farà dolcissima, anche quando vedrete i figli de' vostri figli, abbracciare le vostre ginocchia. Abbracciate per me la bella Nutrice (santissimo ufficio) della sua Bambina.

La facile eloquenza del poeta Ghislanzoni non vale a far cessare la pioggia ed il freddo. Io non l'ho ancora veduto, ma mi si dice che la trincia da Lord, dichiarando che ne ha di mo..mo..molti da spendere! Viva lui e la cuccagna!

Mi ricordi alla sua Famiglia, e scrivendo a Verdi, non le spiaccia di darmi particolari notizie di suo Padre e di sua Zia...poveretti, che soffrono tanto!

Non raccomando il buon umore alla Contessa Maffei, perché con tanta società non si può essere tristi; ma le raccomandi di aversi molti riguardi, in questa stagione tanto rigorosa, perché la sua salute è molto minore del suo coraggio.

La saluti affettuosamente per me. La Baker mandò a Verdi il biglietto della Chiarina. Quella povera Inglese è in cattivissimo stato di salute, né so se potrà veder ancora molte Primavere!

Mi perdoni, caro Giulio, la lunga cicalata e mi creda sempre

Di Lei

Affma Amica

Giuseppina Verdi

Genova 24 Febbrajo

1870

Trascrizione di Archivio Ricordi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Busta 1
Misure 207 X 134 mm

Lettera titolo LLET003454