Data: 24/4/1918



Luogo: Bologna

ID: LLET003645




Bologna 24 Aprile 1918
[segue, appuntato a matita:] Panizza [Ettore Panizza]
 
Caro Clausetti, vi ringrazio molto per la vostra ultima da Roma. Se le opere di Puccini si fossero eseguite, vi avrei fatta una piacevole corsa, e per sentirle e per trovarmi con voi e con Tito, e forse anche con Moschino per definire una buona volta le modifiche dell’“Ombra.”
“Chose promise est chose dûe!” non è vero?
Ma le opere di Puccini non si danno, e d’altra parte, lo schema del 3°. atto essendo pronto, io non vorrei perdere un tempo prezioso (per me, beninteso, che ne ho già tanto perduto!) quello cioè che precede le vacanze, e durante il quale Moschino lavorerebbe alla versificazione mentre io poi da Luglio in giù alla musica!.
Manderei lo schema “in esame” (da qualche tempo fo da giudice e da accusato …) ma oltre che gli schemi sono due, come i casi!, il mio e quello di Moschino, occorrerà discuterne i particolari come avviene sempre anche per le cose perfette, e ciò non si può fare che a voce.
E però io potrei profittare della mia andata a Parma pel solito concorso Mac Cormick [concorso lirico internazionale, intitolato a Edith McCormicK Rockefeller, finanziatrice dell’iniziativa] ai primi di maggio, per proseguire per Milano, ove in uno o due giorni si metterebbe a posto ogni cosa.
È ovvio aggiungere che ora più che mai io tenga e debba tenere al raddrizzamento della terza gamba d’uno dei miei migliori lavori, sia perché il nuovo 3°. atto sarà efficace e logicamente conclusivo, sia perché francamente non posso rinunciare a “rivivere” ridando nuovo soffio a un’opera la quale se non ha ottenuto (a causa del solo 3°. atto, a dir vero) il successo desiderato, non ha poi fatto, con tutta la réclame contraria, ciò che si dice fiasco!. Posso ammettere che il Conservatorio di Bologna sia una prigione, non posso ammettere che sia una tomba!. Vi sono tanti innocenti imprigionati, vi posso essere anch’io .. ma non a vita. Oh, non discuto le opinioni di Tito sulla mia ultimissima produzione e su quella avvenire – egli è certamente in buona fede come lo sono io, e solo il pubblico giudicherà un giorno chi di noi ha ragione – ma insisto sul fatto di non rinviare “sine die” il rimaneggiamento d’un lavoro che è per due terzi teatrale e che lo sarà per intero con i cambiamenti che di comune accordo vi apporteremo.
Fido dunque sul vostro sollecito interessamento e sulla parola di Tito il quale, anche ultimamente in Gennaio, mi disse di non aspettar l’estate per sottoporgli il nuovo schema.
Se non si facesse in tempo per una lettera (io parto per Parma, secondo ogni probabilità, martedì) vogliate cortesemente telegrafarmi al Liceo, ove ho ripreso, definitivamente?. (vi racconterò poi) le redini direttoriali!.
Saluti a Tito, e sempre cordialmente
vostro aff.mo
- Franco Alfano -
Trascrizione di Tiziana Gambaro
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 180 X 110 mm

Lettera titolo LLET003645