Carissimo Amico!

Vicenza 14/9 55.

Avrai ricevuto dalla Franchetti la partitura e due libretti con delle annotazioni in iscritto, uno de’ quali ne spedirai a Roma, e l’altro facendone fare degli originali compagni lo terrai teco per spedirlo alle diverse piazze, dovendo servire questo per chi mette in scena con molta utilità nell’effetto. Per i teatri che spedisce Gallo non pensarci, avendolo fatto io stesso. Qui acclusa vedrai la lettera pel Sig.^r M^o Terziani. Leggila, e vedrai se ti va bene, poscia spediscila tosto, pregandoti di ricordarmi con tutto il rispetto al Sig. Vaselli, e ringraziandolo di ogni sua cura non che di rallegrarsi seco lui a mio nome per l’acquisto che facemmo a Vicenza, ed a Verona pure della Sig.ra Piccolomini che è un vero angioletto, di bravura, e di Bellezza. L’altra sera, ultima dell’Ebreo in Verona, si replicò il finale intero dell’atto II° in mezzo agli urli di tutto il Teatro, e si avesse dato retta a loro, si avrebbe replicata tutta l’opera!... Ti assicuro che non poteva andar meglio. E sì con due sole prove!... Tu pure raccomanderai l’Ebreo al Terziani certamente.

In quanto a Trieste ti dirò che oggi mi si scrive, non esservi bisogno di Bosoni essendovi Ricci, e quello che mi scrive è Brenna. Io non so che pasticcio sia questo, come pure non so chi sia questa Sig. Cattinari. Te la lascio sull’anima. Mi rincresce assai che non ci vada Bosoni, poiché mi si dice che Ricci (detto inter nos) non sia troppo amico delle opere che sorgono. Io scriverò a lui una lettera commoventissima, se vuoi lo farò piangere, ma a mio parere, credo che una tua ben coniata, e di buon inchiostro lo farebbe più facilmente, e piangere e ridere a tua voglia. Per la messa in scena se ne incarica Lasina che l’ha veduta 26 recite alla Fenice. Parlerò a Gallo per il libretto scritto colle annotazioni. Per carità ti raccomando Trieste.

In quanto a Roma non serve che tu manda [sic] altre partiture, poiché nella acclusa per Terziani vi è detto tutto. Solo ricordati di spedire il libretto colle fatte annotazioni in iscritto. Tanti doveri alla tua famiglia. Mio fratello e cognata rispondono alla cortese tua memoria. Comandami frattanto e credimi con tutta l’amicizia

Tuo aff. amico

G. Apolloni