Data: 15/10/1855



Luogo: Vicenza

ID: LLET003979




Carissimo Amico!

Vicenza 15/10 55.

 

Mi perdonerai se non ho riscontrato prima d’ora l’ultima tua lettera, ma fui occupato, come ti sarai immaginato per la messa in scena dell’Ebreo a Treviso. Come avrai già letto nella Gazzetta di Venezia ed in altre, quivi pure si andò a gonfie vele. La terza sera figurati si replicò il Duetto, tenore, e donna e si voleva pure il bis della Polacca, ma la Barbieri (che canta sempre da Dio) era troppo stanca per accondiscendervi. In quanto all’affare che tu mi scrivi di venire a Milano per l’Ebreo sarà facile che io accetti, ma prima di dar la mia parola voglio vedere come vado avanti col mio nuovo lavoro, ed ai primi del venturo mese ti potrò dir sicuramente qualche cosa. In quanto alle condizioni farai tu, poiché mi fido alla tua esperienza ed amicizia.

Ti avverto di una cosa (ma che per carità stia sepolta tra noi due, poiché me ne ridonderebbe troppo danno) Corsi è giù assai di voce, e di anima; e sì che Treviso è un teatro piccolissimo, e molto armonico!...

Di nuovo ti ripeto che io temo assai di Roma, poiché tutti gli artisti mi confermano che Musiacci è assai poco, ed il Cresci non fatto per eseguire l’Ebreo, per cui ho messo in preventivo naufragio. Saprai che a Trieste dopo due rappresentazioni dell’Ernani si tornò all’Ebreo, quantunque, i pezzi della donna che forse sono i migliori, sieno passati tutti inosservati, causa quella carissima Sig. Cattinari. In questo punto ricevo da Barcellona la lettera che ti accludo, che poi mi ritornerai. Cerca se credi come in quella scrive il Fiori di mostrarla alla Gazzetta dei teatri, per la Julienne. Mia cognata, e fratello mi commettono mille saluti per te. Non dimenticarmi al tuo Segretario, e famiglia, e credimi con tutto il cuore

Tuo aff. amico

G. Apolloni

Si volti %

P.S. Ti pregherei di un sommo favore, cioè qualora non t’incresca che mi facessi la gentilezza di spedirmi l’intero Spartito dell’Ebreo, poiché alle volte mi gioverebbe per certi effetti d’orchestra già esperimentati, e che non posso ricordare precisamente, non essendo mio uso di far, né cattive copie ne [sic] studj parziali. Se tu acconsenti ti pregherei di spedirmi il mio originale sicuro che lo terrò sotto chiave, e non sarà veduto da nessuno sul mio onore. Vorrei il mio originale, perché ho i miei segni convenzionali, che mi facilitano l’intelligenza. Già la differenza sta in questo. Invece che tu lo tenga ne’ tuoi scaffali, resterà qualche settimana appresso di me invisibile a chi che sia. Figurati ci va anche del mio interesse.

 

Trascrizione di Giovanni Vigliar
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 247 X 193 mm

Lettera titolo LLET003979