[Carta intestata]
Roma, 13 novembre 1919
All’Editore RICORDI
MILANO
Il R. Console italiano di Bucarest segnala l’assoluta deficienza di edizioni italiane presso i librai di quella città, a cui fa riscontro la sovrabbondanza di libri francesi.
È già noto che la cultura romena è tutta a base francese e non fa quindi meraviglia se da parte di quel pubblico di lettori la domanda di libri sia rivolta a preferenza verso la produzione della nostra grande sorella latina. Ma è innegabile che una forte corrente di simpatia verso l’Italia c’è e si è particolarmente sviluppata in questi ultimi tempi. Altro campo da sfruttare è quello delle edizioni musicali, per le quali prima della guerra la Germania si era assicurata in Romania una condizione di quasi monopolio.
Nessun momento è quindi più propizio dell’attuale per una vigorosa affermazione culturale e commerciale in quella nazione, tanto a noi affine non solo per origini, ma per missione storica di baluardo della latinità.
Rivolgo perciò vivo appello a tutti gli editori italiani a voler stabilire dei depositi di edizioni nostre in Romania, lasciando ad essi, come i più direttamente interessati e i più competenti nelle modalità pratiche, di esaminare se convenga o meno riunire le loro forze per un’azione unica e concorde.
I/L M I N I S T R O
A Baccelli