Brescia 30 Agosto 63

Carissimo Amico,

Tu sarai a godere il fresco del lago, ed io nel bollore dei muri di Brescia segno note mattina e sera.

Ti prevengo che ho in pronto il mio Concerto Militare, di cui il Re d'Italia accettò la dedica.

Esso forma una delle sei opere che ti devo in quest'anno.

Ma occorre che sia subito stampato, Violino e Piano e Parti d'Orchestra, perché possa presentarlo io stesso al mio passaggio in Torino completo e rilegato a dovere.

Fra giorni ti spedirò il tutto. Dopo corrette le prove da voi altri sarà bene che me le mandi a Brescia, Cont.^da delle Cappuccine N.° 2365, perch'io vi faccia un'ultima rivista. Dopo manderai le prove di questo come degli altri pezzi a Schott a Magonza, come al solito, avendomi egli scritto di regolarmi in tal modo.

Ti prego dunque (ed in tua probabile assenza i Signori Tornaghi e Paloschi, ai quali mando così una stretta di mano) di trovar modo perché non vi sia ritardo nella stampa e pubblicazione dei nuovi pezzi, ma segnatamente del Concerto in questione, che molto mi preme e che deve essere fatto con edizione chic.

Mandami due righe di risposta, e credimi sempre

                                                                                     Tuo aff.^mo amico

                                                                                     Bazzini

P.S. Tante cose alla tua cara famiglia.