[Nota a matita di altra mano: Camillo Boito]                          

                  Di casa.             Giovedì

Pg° Signore

O’ visto in qualche giornale che il Mefistofele ritarda sino a domani.

Ora io, partendo questa sera, ò bisogno di chiederli un favore. Le sarei gratissimo s’Ella volesse annunziarmi sabbato [sic] mattina l’esito dell’opera mandando il telegramma a Roma senz’altra indicazione.

Perdoni al mio desiderio di avere notizie sollecite intorno ad una cosa che mi sta tanto a cuore, e mi creda

                                 Suo dv.

                                                    Boito