Barcellona, 22 aprile 1881
Caro Giulio
Non ti ho mai parlato della mia “Regina del Nepal” che si diè a Torino e che malgrado l'esito freddo della prima sera, parve che arrivò a piacere, giacché ebbe 15 rappresentazioni[1].
Siccome i miei affari li ho sempre fatti con te vorrei sapere quel che ne pensi e se hai qualche buona disposizione per me, facendomi pena veder della buona musica (scusa la modestia) dormire negli scaffali di Depanis.
Credo che potremo facilmente venire ad un accordo e spero mi dirai presto qualche cosa in proposito.
Ti raccomando le due romanze che ti ho dato: cerca di stampare il più presto possibile.
L'opera nuova[2] è presso Manfredi, 26 Via Tre Alberghi.
Se vuoi perdere un poco di tempo a darle un'occhiata, oggi scrivo a questi di metterla a tua disposizione.
Sii benevolo colla mia Messa[3] se la devi esaminare. In attesa di tue care notizie affettuosamente ti saluto
Tuo
Gio. Bottesini
[1] La regina del Nepal, della quale parla anche in una lettera precedente (a Sforza Benvenuti, il 9 febbraio) in cui lo stesso compositore disse che si era giunti alla diciassettesima replica.
[2] Cedar, di cui si parla nella precedente lettera del marzo 1881 a Tornaghi.
Bottesini aveva proposto a Ricordi la vendita dei diritti de La Regina del Nepal, appena rappresentata, e della nuova opera, Cedar. La sua richiesta però non venne accolta.
[3] La Messa da Requiem.