21 Novembre 57
Mio Carissimo Amico
Mi affretto a dirvi, che essendosi protratta di qui al mese di febbrajo, la rappresentazione dell’opera mia, per una lettera che or ora ho ricevuto da S. A. il Conte di Siracusa; potrò ora, dopo che l’avrò finita di strumentare, mandarvi l’originale di detta opera, e pregarvi di farne fare subito una copia della partizione; e ciò se dovesse formalizzare gli interessi della casa Ricordi, la copia che se ne farebbe sarebbe a mie spese. Così le paure di esserci rubata a Napoli saranno dileguate.
Allora quando il Conte di Siracusa mi scriverà di partire, io vi pregherò di indirizzare la copia della partitura a S. A. istessa: va bene così? Ci può essere un Maestro più buono di me? Scusate la modestia! …
Intanto sono già in corrispondenza con Piave per un gran soggetto serio che lavorerò per l’anno venturo. In quale teatro? non lo so. Ma io scrivo. E Dio farà il resto.
Uno dei vostri impiegati si prese l’indirizzo della mia benefattrice che è La Duchessa d’Atri residende [sic] Vico Carminiello a chiaja N° 64 a Napoli. Questo vostro impiegato lui stesso volle promettermi di mandare una copia dell’opera alla detta Signora, la quale mi scrive che non l’ha ricevuta ancora. Se questa offerta che si fece è vera, mandate se vi piace l’opera a Napoli, se non è vera fatemelo sapere perché mi regolerò diversamente.
Salutatemi tutti della Casa Ricordi. Amatemi e credetemi
vostro affo Amico
Gaetano Braga