Londra 30 Giugno 1876

118, Great Portland Street,

Oxford Street, W.

Mio Carissimo Tornaghi

Tamplini mi scrive per ricordarmi che ti debbo una risposta. Hai ragione! Perdonami ... Però non credere che per dimenticanza lo feci. Ho aspettato ed aspettato questa pessima stagione, sperando un miglioramento nella sua fine. Ma ora che siamo agli sgoccioli decisamente posso dirti peggiorata per tutti, e specialmente per me, che non ho saputo trovare una solida e stabile protezione. Qui non è quistione [sic] di merito. Perché con grande mio onore, e successo ho suonato, e suono da per tutto per Nulla. Quelli che fanno qualche affare, in questa orrenda stagione sono le mediocrità che si dimenano, cercano e trovano appoggi di qualunque modo.

È assurdo uscirsene qui ed aspettare gli affari, come stupidamente ho fatto io. Ci vogliono delle vecchie Ladyes.

Infine per non tediarti non vado più innanzi, ti dico solamente che se farò le spese sarà un miracolo. Ti ho fatto questa Geremiade per scriverti che intendo sospendere ogni spesa, e pregarti a conservarmi ad altra occasione l’idea di mandare al Re di Portogallo tutte le mia composizioni. Ho ricevuto la Gavotta, e le Meditazioni, che già suono con successo. Salutami caramente tutti di casa Ricordi, specialmente Giuditta, che ebbe la bontà di ricordarsi di me, nella lettera che Giulio scrisse a Tosti.

Ama

l’Amico

Gaetano Braga