Paris, le 29 ottobre [1877]                                                                               35, Rue de Berri

Mio Carissimo Eugenio

Come una bomba dopo tanti anni mi giunge il metodo di Violoncello, e mi trova sofferente con un mal di gola, con tutto questo l’ho minutamente guardato, e se non ho la forza di rivederlo, vi ho già scorto che ti sei diretto ad un abile e coscienzioso maestro al quale ti prego di fargli i miei più sentiti ringraziamenti, e pregarlo di dare un’altra occhiata sua al metodo. Gli dirai che l’affare delle chiavi se a lui non gli sono sembrato è sembrato chiaro, gli do campo libero per dirlo meglio.

Io a bella posta ho messo che la chiave di tenore precedento [sic] quella di violino, allora questa suonerebbe un’ 8^a sopra. Perché se la chiave di violino è isolata, o dopo quella del basso ha la sua giusta elevatezza, qualche volta nelle corti antiche si trova la chiave di violino 8^a anche dopo il basso ma ciò raramente. Il mio maestro si chiama Gaetano Ciandelli, e non Cianselli. Come debbo fare per rimandarti il metodo? Scusami se non mi dilungo, la mia indisposizione me lo proibisce.

Mille saluti a tutti tutti i Ricordi

Il sempre Aff^mo

Amico

Gaetano

Braga

P.S.

Nel rileggermi ho visto che non sono stato chiaro.

Ecco tutto: mi è impossibile rivedere il metodo. Devo perciò farlo correggere bene un’altra volta per esempio dalla prima pagina ho rimarcato possede invece di possiede. Scrivimi presto pel mezzo che debbo inviarti il detto metodo da me non corretto. Io mi fido più degli altri che di me, però mi raccomando alla casa Ricordi che pel suo amor proprio sia un’edizione corretta degna della loro casa. A Giulio dirai che sarà un opera [sic] nulla se lui non s’impegnerà a farla adottare dai Conservatori italiani.

[L’anno si desume dalla nota archivistica presente sulla prima pagina, nel margine superiore destro, di traverso: «29/10. (18)77 »].