Amico carissimo,

Vigevano li 2 Febb.io 1854.

 

Ho quasi ultimato l’Opera seria che sto scrivendo per ordine e conto vostro. Mi sarebbe assai caro portarla sulle scene della Fenice a Venezia nella v.a Quaresima. Procurate di combinarvi coi Marzi o, se credete più conveniente, scriverò io stesso ai medesimi una proposta, basta che mi diciate a quali condizioni potrei concludere il contratto. Se non si riesce di combinare per ora, stante la Stagione troppo avvanzata [sic], in allora converrebbe far il possibile onde darla alla Scala nel Carnevale dell’anno venturo. È uno Spartito che compongo con tutto l’impegno e che assai mi preme; per questo desidero darlo fuori in buona circostanza. Interessatevene caldamente voi pure e, sono certo, ne sarete contento.

In attenzione di vostro riscontro, passo a dirmi

V.° Aff.mo amico

Ant.° Cagnoni