Sinalunga

16 Nov. 1883

Caro Comm. Giulio

Mille grazie per la sua gentilissima lettera del 6 corrente, e per le gentili e lusinganti espressioni in essa contenute a mio riguardo, che io apprezzo sopra ogni cosa, perché dettate da un egregio compositore, da un gusto squisito, e da una esperienza insuperabile. Speriamo che il pubblico accetterà queste mie nuove composizioni con la stessa benignità che le ha accolte l’Editore.

Vorrei Caro Comm. Giulio che questa benignità si estendesse anche alle mie Opere, e sono certo che sotto la di Lei efficacie [sic] protezione, forse si troverebbe l’occasione di levarle dai [sic] scaffali ove stanno a prendere la polvere.

Le mando oggi due piccole cosettine per Camera: un Duettino intitolato: Fiori di Campo, e una Melodia intitolata “Mai”.

Spero che non le dispiaceranno; mi sono tenuto al semplice, specialmente nel Duettino, onde possa essere alla portata di tutti.

Le rimetto anche il piccolo contratto firmato.

Nuovamente ringraziandola di cuore della stima che mi dimostra, e pregandola di ricordarmi alla distinta sua famiglia, come pure all’amico Tornaghi, mi creda caro Comm.

Suo Aff.mo Amico

Ciro Pinsuti