Carissimo Sig.r Giulio
Vi ho spedito gli Ugonotti, ed i due pezzi di Verdi, che forse a quest’ora avrete già in possesso; e vi ringrazio della vostra cara bontà.
Ho scritto già da qualche tempo all’amico Ghislanzoni, ma non ne ho ricevuto ancora risposta. Si tratta di sapere riguardo a quei piccoli accomodi che gli ho domandato, cosa ne pensa, e quando potrà farmeli. Oggi, o domani scriverò di bel nuovo.
Da molto tempo che son privo di vostre care nuove: non me ne private.
Io sto lavorando come bene potete immaginarvi.
Salutatemi tutti i vostri, e l’amico Tornaghi, e dandovi in fretta, ma di cuore una sincera stretta di mano, mi dico
Vostro Affmo Amico
Errico Petrella
Napoli 7. 8bre 75.
P.S. Varii teatri riproducono delle mie opere, ed i giornali teatrali più o meno ne fanno menzione; tranne la Gazzetta Musicale di Milano, che forse non mi crederà degno di essere ricordato!