ASOLO, il 30/9/[19]23

 

caro amico,

la prego di volermi accordare «udienza» per il venerdi [sic] 5 ottobre verso le ore 15. Io giungerò con mia moglie da Gardone la sera precedente, e rimarrò a Milano sino al sabato. Scenderò all’Hotel Corso. Io condurrò meco la Signora AGOSTINI di Bologna, la quale verrà da quella città appositamente per farle sentire le mie quattro favole di Trilussa, il poemetto «la sera fiesolana» di d’Annunzio, che ho ultimato poco tempo fa, e che ebbe la fortuna di entusiasmare il Poeta giorni addietro, ed ancora due altre piccole liriche: tutto il mio lavoro estivo insomma! La signora Agostini è una cantante di eccezionale valore, e sono certo che Ella la udrà con molto piacere e così pure l’amico Valcarenghi. Qualora Ella avesse qualche impedimento, allora la prego di un telegramma non più tardi di martedi [sic], all’hotel Bonvecchiati di Venezia. Mi rallegro di rivederla. Mille cose affettuose per Lei e Valcarenghi dal vostro amico

Casella