Firenze,14 febbraio1868

 

Carissimo Giulio

 

L’amico Palloni mi ha pregato di scrivervi per interessarvi riguardo a certi suoi progetti di di opera in musica: Intenderete benissimo che non ho potuto negargli questo servizio, sebbene a me ripugni siffatto genere di raccomandazioni, assai lontane dalle mie abitudini.

Con ciò non voglio menomare il valore delle mie parole rispetto a quell’egregio artista e se potrete fare qualcosa per lui, ve ne sarò grato anch'io.

Però mi preme di persuadervi che, mentre non ho potuto negare il mio debole aiuto al Palloni, d'altro canto desidero di non esercitare alcuna influenza sulla vostra decisione; e perciò spero che risponderete senza riguardi alla mia raccomandazione. Artisticamente parlando, sono convinto del merito del Palloni, ma so pure che in materia di affari c’è anche, e prima di tutto, la questione dell’opportunità; ed in questa non voglio entrare.

Credetemi

Vostro aff.mo

 

F. D’Arcais