Trieste, 22 Novembre 77

 

Carissimo Giulio.

Abbiamo ripreso ieri sera il Mefistofele dopo una interruzione di circa un mese con un esito brillantissimo. Dopo il Prologo il pubblico mi fece una duplice e prolungata ovazione da me considerata come un pallido riflesso di quella che si sarebbe fatta al nostro Boito se fosse stato presente. Il quartetto e la serenata vennero replicati e al [Ranbaccini] che cantò divinamente vennero fatti gli applausi più cordiali e calorosi. Quello che vi ha soprattutto di rimarchevole in questa ripresa è l'interesse al quale il pubblico ha seguito la rappresentazione di quest'Opera che tutti desideravano di risentire e che tutti cominciano ad apprezzare nel suo giusto valore. Mi faccio un grato dovere di darti questa notizia che vorrai partecipare a Boito accompagnandola coi miei più affettuosi saluti.

Dunque la Patti vi ha fatto girare la testa a tutti quanti! Me lo aspettavo. Credi tu ch'essa abbia letto il Mefistofele? S'io fossi nella sua mente e nel suo cuore so cosa farei delle parti di Elena e Margherita. Le hai fatto l'omaggio d'uno spartito? Vi sarebbe carne anche pei denti del suo... tenore. Sento dire che l'Africana alla Scala non si darà più di Carnevale; ma cosa si farà invece? Questa benedetta futura stagione mi inquieta moltissimo, e se fossero pur vere certe voci che mi giunsero di probabile ravvicinamento fra te e l'Impresa della Scala io ne sarei oltremodo felice.

Ti prego d'informarmi con poche righe su questo oggetto che vivamente m'interessa e di ragguagliarmi intorno a quello che a ogni modo si pensa di fare alla Scala. Fra una quindicina di giorni i Cori saranno chiamati alle prove. Alle prove di che? Bella prospettiva davvero! Dimmi anche se Coronaro è stato conservato al suo posto: avendolo raccomandato al Signor Corti ho motivo... per temere ch'egli venga lasciato fuori. Attendo con impazienza tue notizie e frattanto ti mando anche a nome della mia famiglia i più affettuosi saluti che impartirai pure all'ottima tua Signora. Voglimi sempre bene e credimi tutto

tuo aff

F.Faccio