Data: 17/2/1857



Luogo: Venezia

ID: LLET007070




[data di altra mano (presumibilmente Ricordi) 17 Febb° 56. In realtà la data corretta è 1857, come si vede al fondo della lettera stessa, e poiché Simon Boccanegra andò in scena alla Fenice il 12 marzo di quell'anno]
Egregio Amico!
Avvicinandosi il momento dell’arrivo in Venezia del M.° Verdi, e della comparsa del suo nuovo spartito, mi trovo incoraggiato dalla vostra provata bontà a comunicarvi un mio desiderio. Dacché io sono a Venezia il M.° Verdi non venne qui che una sola volta nello scorso [sic] estate: il D.r Vigna mi aveva proposto di presentarmi ad esso, ma siccome io sapeva ch’egli è schivo dal far conoscenze, e dal ricevere omaggi che altrimenti gli pioverebbero da tutte le parti, così ho ricusato per allora proponendomi d’accettare la gradita esibizione del Vigna nella vicina occasione. Spero adunque per mezzo del Dottore, e degli amici Piave e Gallo d’avvicinare l’illustre Maestro: però se vi si aggiunge una vostra commendatizia mi chiamerò ancor più contento, tanto più che voi potreste ottenermi per suo mezzo un favore dalla Presidenza della Fenice, ch’ebbi sempre gli anni scorsi e che quest’anno mi fu negato. Negli anni passati e per l’intima conoscenza col Presidente Torniello [Giovanni Battista Tornielli, presidente del Teatro La Fenice], e per la ingerenza che io aveva in qualche giornale di Venezia, fui invitato ed ammesso a tutte le prove della Fenice. Quest’anno siccome alcuni Soci comproprietari si sono lagnati colla Presidenza della loro esclusione, e dell’ammissione di qualche estraneo, così la Presidenza fu necessitata di negarmi l’accesso alle prove, tanto più che adesso non scrivo più per giornali di Venezia, essendo tutti periti. Potete immaginarvi quale desiderio io m’abbia d’udire se non altro le ultime ripetizioni del Boccanera [sic]! Trattandosi d’un lavoro tanto aspettato, e di Verdi, non si può scrivere un giudizio avventato dopo una prima recita, specialmente dopo la triste esperienza della Traviata: io scriverò molto volentieri e con tutta la cura qualche cosa per il vostro giornale, ma non lo farò certo se non quando avrò esatta cognizione dell’opera. M’immagino che lo spartito sarà di vostra proprietà, e che vi sarebbe forse gradito d’avere notizie esatte e pronte; e io potrei darvele qualora fossi ammesso in qualche modo a questa benedetta prova. Qui io tenterò tutti i mezzi; per altro se voi come proprietario-editore poteste, coll’intercessione dello stesso Verdi, farmi ammettere ve ne sarei tenuto immensamente. Credo che a Verdi la Presidenza non direbbe di no. Infatti di più non vi dico, perché dovete apprezzare il mio desiderio, e son certo che per quanto potrete cercherete di secondarlo. In qualunque caso perdonate il mio ardire, all’entusiasmo e alla stima che m’ispira il M.° Verdi, al quale io spero mi ricorderete quando vi venga l’occasione, se non altro come corrispondente e collaboratore del vostro accreditato giornale.
Se mi sarete cortese di una risposta, vi sarò molto tenuto: abbiatevi intanto l’assicurazione della vera stima affettuosa con cui mi protesto
V.° aff. Am.
Filippo Filippi
Di Venezia 17 Febb. 1857
Trascrizione di Giovanni Vigliar

Opere citate
Simon Boccanegra

Teatri citati
Teatro La Fenice

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Busta 1
Misure 229 X 180 mm

Lettera titolo LLET007070