Sig. Tito di Gio. Ricordi

Milano

Venezia 24 Aprile 1858

Carissimo Tito!

Ier sera diedi a Gallo l’acclusa lettera, pregandolo di spedirla con una delle sue. Non avendo avuto oggi occasione egli di scriverti, te la mando direttamente e nello stesso tempo rispondo alla tua carissima del 23 testé ricevuta.

Tutto l’affare è definitivamente ultimato in modo splendidissimo: qui a Venezia abbiamo vinto su tutta linea. La mia intervista col cons. Neumann fu d’un immensa [sic] utilità: se avessi tardato sole 24 ore il suo rapporto o avrebbe taciuto sulle importanti nostre quistioni, o tutto al più ne avrebbe fatto un cenno fuggevole, senza formulare proposizioni tendenti alla riforma della legge. Non solo nella sua relazione si è diffuso sulle due essenziali modificazioni, ma le ha nella conclusione trascritte testualmente dal nostro rapporto. Di queste aggiunte importanti mi fece lo stesso Neumann la lettura. L’esito della seduta fu il più brillante. Vi fu qualche discussione su alcuni punti accessori, ma sul primo della copia dei manoscritti non si fece la menoma opposizione, e la votazione finale fu ad unanimia. Sugli altri punti dopo piccole discussioni si ottenne votazione adesiva, favorevole a forte maggioranza. Al Ministero adunque le nostre domande saliranno appoggiato [sic] non solo dall’opinione sulle generali dell’Istituto, dell’Ateneo, del Municipio ma dal voto più importante e particolareggiato del Tribunale d’Appello sul quale si concentrerà io credo a preferenza l’attenzione del Ministero, quando si tratti di stabilire una nuova legge sui diritti d’autore.

Da questo lato io sarei adunque in piena libertà di venire a Milano. Siccome ho qualche impegno particolare che mi costringe di restar qui ancora un pajo di giorni, così spero che non ti dispiacerà se protraggo la mia venuta a Milano a Mercordì [sic] prossimo 28 corr. impreteribilmente. Partirò di qui o Martedì colla corsa di notte, o Mercordì mattina senza fallo.

Intanto tu apparecchiami tutti i materiali occorrenti, e cerca dai libraj se ci sono opere italiane o francesi in proposito. Ci deve essere una importantissima raccolta francese di tutte le leggi e trattati esistenti sulla proprietà intellettuale.

Dunque siamo intesi e a rivederci.

Salutami Giulio e credimi con aff.^a amicizia

Tutto tuo

F. Filippi