Data: 19/5/1858



Luogo: Venezia

ID: LLET007108




Venezia 19 maggio 1858

Sig. Tito di Gio. Ricordi

Milano

Carissimo amico!

Hai ragione di domandarmi se son vivo o morto! A dirti il vero i primi giorni dopo il mio ritorno da Milano fui più morto che vivo, essendo stato un po’ indisposto e non avendo potuto lavorare alacremente come avrei voluto. Ora sto bene e da alcuni giorni sto leggendo e studiando gli scartafacci e i libri che ho portati con me, e almanaccando il miglior partito da prendersi per dare alla materia un ordine il più proprio allo scopo cui miriamo. Sempre più mi confermo studiando la quistione dal lato teoretico e generale, che il discutere troppo sulle ragioni prime del diritto ci porterebbe assai fuori del seminato, tanto più che gli avversari son molti e poderosi. Il tempo stringe e a te occorre anzitutto di determinare praticamente i punti che toccano il Commercio e la proprietà Musicale, punti cha hanno il loro riscontro tanto nel programma di Bruxelles, quanto nei famosi paragrafi della Sov.a Patente 1846. Le premesse adunque sulla storia e sull’essenza del diritto le toccherò ma di volo, ché altrimenti bisogna fare un trattato completo per il quale mi manca il tempo e gli studi necessari. Gli Escudier non hanno ancora spedite le opere di [*****] e [*****]! Se tarderanno troppo cercherò di far anche senza di loro.

Il primo articolo però non potrò mandarlo che per il N.° 22 della Gazzetta cioè entro la ventura Settimana senza fallo. Gli altri seguiranno senza interruzione. Prima ti manderò il piano dell’intero lavoro.

Capisco benissimo che l’unico modo per dar pubblicità ed efficacia a questo affare si è quello di portarlo nel campo della stampa periodica in generale e della tua Gazzetta in particolare, mancando altri mezzi migliori. Se per altro il Comitato di Bruxelles fosse tanto assennato e cortese da rispondere alla tua lettera con un invito formale al Congresso mi pare che si potrebbe fare a meno di stampare prima sull’argomento nella tua Gazzetta, ed estendere invece un Rapporto circostanziato da presentarsi al Congresso, il quale Rapporto dopo chiuso il Congresso e verificatene le conclusioni si stamperebbe sul giornale con quelle osservazioni che tornassero a proposito. E questo io dico perché so appunto quanto la pubblica opinione alle volte si allarmi, si ponga in diffidenza quando vede pubblicamente discussi degli interessi che sono veramente universali, ma che dessa colla sua abituale malignità, traduce come individuali apologie del monopolio. Ad ogni modo questa mia opinione è subordinata alla difficile ipotesi che il Congresso dietro la tua eccitatoria, ti voglia rappresentato a Bruxelles.

Credo che una risposta di qualche genere la faranno, e forse dentro il corrente Maggio. Se t’invitano al Congresso pondera la mia opinione, e decidi se il lavoro sui diritti d’autore debba essere esteso in forma d’articoli o di Rapporto al Congresso. Io intanto scrivo il primo articolo preliminare il quale, se non arriva risposta da Bruxelles entro il corr.e, sarà stampato nel N.° 22 della Gazzetta Musicale che sorte appunto nel giorno 30 del corrente Maggio.

Capisci bene che io subordino questa mia nuova opinione ad una supposizione che non si verificherà tanto facilmente. Per’altro [sic] è sempre meglio precedere anche questo caso, perché se accadesse, il modo più diretto e più conveniente di dare pubblicità alle tue idee è il Congresso stesso, salvo poi di darne ragguaglio col giornalismo. Ma questa, lo ripeto non è che una ipotesi, e molto azzardata.

Scrivendo la lettera al Comitato abbiamo trascurato di unire come allegato importantissimo, il tuo magnifico e vasto Catalogo delle opere pubblicate dal tuo Stabilimento. E’ una prova materiale e molto efficace della parte che rappresenti nel Mondo Musicale. Per mezzo del tuo corrispondente di Bruxelles potresti ancora farne l’invio al Comitato.

Sapeva degli atroci insulti del Bläter von Musick a Verdi, e degli altri giornali Viennesi anche meno importanti di quello. Ci sarebbe da rispondere per bene, meglio assai che al Sig. De Rovray!

Ho lette le tue assennate e chiare osservazioni sulle quistioni pratiche del tuo Commercio, delle quali mi servirò in tutti i modi, e come parte essenziale della trattazione e come note da apporre in calce.

Dunque siamo intesi. Entro la ventura Settimana avrai il primo articolo. Il Piano generale prima.

Ringrazia il carissimo Giulio dei promessimi Canti, per i quali scriverò qualche cosa di proposito quando m’abbia posto un po’ in regola col lavoro più importante. Il Mondo Letterario è già accaparato. Perdonami se tardo tanto a scriverti, e a ringraziarti anche di tutte le tue cortesie, delle continue prove di amicizia che mi dai. Ricordami tanto a Giulio, alla Sig. Giuseppina, a tutti di casa e credimi colla solita e vera amicizia

Tutto tuo aff.

F. Filippi

Trascrizione di Giovanni Vigliar
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 228 X 180 mm

Lettera titolo LLET007108