Bologna 20.3.66
Caro Eugenio!
Ricevo l’acclusa da Firenze e parto subito. - Il dispaccio privato dell’altra sera era evidentemente di mala fede, dal momento che taceva affatto l’indisposizione del De Bassini. -
Domani sera sentirò l’opera e te ne dirò il mio parere anche per dispaccio, e sarà la verità sia come merito sia come effetto. - Guarda fino a che punto il maestro è impegnato con voi -. La Sig.a Lucca è sul luogo e se l’affare è utile non mancherà di concludere. - Uomo avvisato è mezzo armato. - Stasera sarò a Firenze e allogerò [sic] all’Hôtel de Rome. Domani mattina se hai istruzioni da darmi puoi telegrafarmi, e farò tutto ciò che mi dirai. - Intanto ti accludo la lettera dell’Appolloni [sic] perché tu vegga lo stato delle cose. -L’Appendice di d’Arcais è vera, sincera, onesta e spiega l’impossibilità di un esito e di un giudizio definitivo. -
Ad ogni modo regolati e guarda che come sempre, i Lucca non stanno con le mani alla cintola. -
Ho ricevuto jeri il tuo biglietto d’un laconismo meraviglioso.
Se non mi telegrafi almeno scrivi e credimi sempre il tuo aff.
Filippi