Bologna 31. 8bre 1871

Hôtel Brun

Caro Giulio

Ho pregato per dispaccio l’amico Poss di avvertirti che Mercordì sera va decisamente il Lohengrin: stasera prova generale in fustibus et lanternibus, e forse domani un’altra, ma è dubbio, perché i cantanti hanno bisogno di riposo. -

Non posso darti notizie del teatro della guerra perché vidi poca gente, e quella poca Lohengrinizza a piacere: Mariani è come il suo solito, cioè montatissimo e non occorre che dargli fuoco perché salti per aria: immaginati di sentirlo; Wagner è un operista!

Ho avuto una lunga conversazione col barbiere, il quale radendomi amorosamente le paffute guancie [sic] mi disse che c’è molta curiosità, ma che ci sarà anche molta opposizione perché a no se capiss brisa ona Madona de quel boja de Grin-grin! Testuale!

Dunque grande battaglia! Il cigno è in lavoro, ma i Bolognesi persistono a chiamarlo Oca e le Signore Bolognesi ne sono contentissime, perché sanno ch’è molto grosso. - Il conte San Pieri, di San Bonifazio di Rompiballe è sempre in continua gestazione musicale, ma fu bandito dal consorzio degli uomini, a cagione delle sue partiture e degli elogi che fa a sé medesimo. - Sola Lady Otway gli rimane fedele! Generosa donna! Stamattina arrivando vidi, alla stazione, la prora dell’affondatore e Scalchi intabarrato, col cappello sulle ciglia, e un revolver in mano, in attesa di Fano: e l’eco rispondeva ano col quale mi dico tuo

                                                                                                                                             aff.  Pippo Pippi

Feci ora una visita al famoso trono dell’Hôtel che ho trovato vaccante! Che gioja!