Data: 14/8/1873



Luogo: Milano

ID: LLET007152




Milano di casa ∙ 14 Agosto 1873

61. Corso Venezia

Caro Giulio!

Ho ricevuta la tua Filippica, l’ho letta, e l’ho mandata giù; molte delle cose che dici somigliano alla verità, non tutto però: bada però che di certi atti miei è sempre colpa la storditaggine, mai la mala fede né il cattivo cuore. Che Iddio però m'impicchi se mi ricordo, e se capisco cosa sia l’affare Merelli che per colpa mia ti ha fatto perdere l’aquisto [sic] del Faust. - So d’aver avuto un battibecco col vecchio Merelli, ma unicamente per sostenere il decoro della Gazzetta e la mia indipendenza di critico.

Oggi stesso scriverò a Londra e a lungo e chiaramente e cercherò di persuadere il Gounod ad accettare la tua proposta en bloc. Non ti devo nascondere che siccome il Gounod m’aveva categoricamente espresso il desiderio di dividere la vendita con diversi Editori, così essendomi fermato a Torino nel ritorno da Parigi, ne ho parlato a Giudici e Strada, i quali mi fecero una proposta per le 12 Biondine, ma ho già risposto jeri, sospendendo tutte le trattative. - Per cui tratto l’affare solamente per te: cela va sans dire che a Lucca non ho fatto nemmeno un cenno di ciò. Dopo il mio ritorno non ho veduto nessuno di casa Lucca. -

Vedi che metto le carte sul tavolo e che nel gioco non c’è imbrogli. -

Del resto permettimi di dirti che con me, tu, tuo padre, Tornaghi e tutti quanti avete il torto di dare importanza a cosa da nulla, dando corpo ai fantasmi. - I giornalisti non possono a meno di dir delle fòte [= spropositi in dialetto veneto], di commettere indiscrezioni, e contraddizioni……. tutte cose compatibili quando non c’entri la cattiveria, la ciurmeria e la bassezza: da questo lato ti giuro che non ho rimorsi né verso di te, né verso nessun’altro [sic].

Bondì. Sta bene, amami e credimi

Tuo aff.

F. Filippi

Trascrizione di Giovanni Vigliar

Tipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 185 X 116 mm

Lettera titolo LLET007152