Caro Sig.Giulio
Di tutta fretta. Faccia il piacere di scendere in stamperia e di far correggere sotto i proprii occhi due errori che ho notati più volte e mai non vennero rettificati.
Pagina 27.
Dopo il verso
Chiudi il core alle perfide voci.
Si metta un punto . - e poi nel verso che segue si dica
votati e non votate
<volti>
Atto 3° pagina 33:
Si corregga il verso
Degli umani a lei è noto
lasciano fuori quel maledetto è, che ho più volte cancellato e sempre fu messo là per fare un verso ottonario invece di un settenario. Dunque si cancelli l' è e si faccia
Degli umani a lei noto.
Atto 4° a pagina 45
E come?
Si tenti . . .
Dopo il si tenti, un punto esclamativo.
Si tenti!
Ripeto che sarebbe bene lasciare un distacco di una riga dove cominciano i versi lirici. Assolutamente stanno male così. E ciò per quella benedetta ragione che altre volte le accennai, della transazione di pensiero.
Non domando che si esca dalle linee o si facciano dei margini in capo ai versi, ma soltanto che si lasci un piccolo spazio tra le strofe e i versi misti nella romanza del tenore, nella prima aria di Aida alle parole
I sacri nomi di padre d'amante..
e nel duetto fra Amonasro e Aida alle parole
Rivedrai le foreste ecc. ecc.
Mi raccomando a lei caldamente
Suo affez
A Ghislanzoni