Data: 27/12/1914



Luogo: Pesaro

ID: LLET008688




Pesaro 27 decem. 1914.

Caro Commendatore - Clausetti vi avrà parlato lungamente dell'esecuzione di Francesca a Modena. Il battesimo è stato lieto ma l'opera non è stata capita che nel 1o e 3o atto – atti che hanno sollevato entusiasmo sincero. Così doveva essere infatti perché non è presumibile che un pubblico, tanto più di provincia, potesse penetrare ad una prima audizione un lavoro complesso come Francesca. Sono certo però, che l'opera incontrerà il più incondizionato favore del pubblico dopo parecchie esecuzioni; fenomeno del resto che si è effettuato a Pesaro e in minori proporzioni anche a Torino. L'esecuzione è stata buona e affiatatissima. Fra gli artisti desidero di raccomandarne due alla vostra protezione come quelli che fra gli altri emersero per le loro doti artistiche: Francesca e il Malatestino. La prima(*) ha una voce eccezionalmente bella e delle buone doti interpretative; è un po’ fredda ma credo che questo difetto scomparirà col tempo; il secondo(**), dotato di voce calda ed estesa, ha un temperamento di fuoco. Credo che una volta che egli sarà completamente padrone della parte non avrà da temere rivali. E questi due elementi, se fosse possibile, io desidererei di averli a Roma e mi affido a voi perché il mio desiderio venga effettuato.- Un terzo elemento buonissimo è lo Sturani. Possiede un'anima di vero artista e un braccio che lo asseconda magnificamente nella sua volontà.

Ed ora, caro Commendatore, per rispondere al vostro telegramma dovrei ripetervi le parole di Cristo a Maddalena: “Molto ti sarà perdonato ecc...” Il taglio che voi avete voluto tentare come esperimento nel 4o atto della mia opera mi dà l'immagine di un bel braccio mutilato... Il braccio è bello ugualmente, lo so, ma è imperfetto. Io so benissimo che tutte le discussioni nel campo dell'estetica sono inutili e quindi non voglio discutere. Spero che da qui innanzi una simile mutilazione alla mia musica mi sarà risparmiata altrimenti dovrò stabilire con la ditta un nuovo contratto in forza del quale mi si dovrà inden[n]izzare, e profumatamente, di ogni battuta di musica che verrà tolta dal mio manoscritto originale. E il contratto sarà convenientissimo perché delle mie opere scritte finora, mi sembra che sia maggiore il numero delle battute musicali tagliate di quello delle battute che rimangono... Sta bene concedere qualche cosa al teatro; ma a forza di pensare al teatro dimenticando la musica si finirà col far declamare i libretti e a dimenticare la musica nella testa del compositore.- Quando la musica è brutta il falciarla non può costituire che un atto di carità per tutti; ma quando la musica è bella, come nel nostro caso, il falciarla – cioè distruggerla – Può essere un piccolo delitto. Per lo meno vale la pena di discutere e a lungo se per opportunità sia il caso di sacrificarla o no. Costa tanta fatica, caro Commendatore, scrivere della musica anche passabile; e tagliare è così facile!!- Dunque, caro Signor Tito – vogliamo stipulare il nuovo contratto? o vogliamo attenerci ai vecchi? dipende da voi e da nessun altro.

Vi rinnovo gli augurî e speriamo che il nuovo anno porti la pace e anche un po’ di risveglio nel campo nostro. Tante cose alla vostra Mamma e ai vostri fratelli. Una stretta di mano affettuosa dal vostro

Zandonai

P.S. Mi rivolgo alla bontà del Gerente perché la ditta mi voglia inden[n]izzare di £. 150 spese per viaggi e soggiorno a Modena. Grazie antecipate.

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(*)Rosa Raisa

(**) Luigi Nardi

Trascrizione di Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 175 X 130 mm

Lettera titolo LLET008688