Firenze 30 sett 78
Caro Tornaghi
Saluti
Le prove continuano a gonfie vele e con grande entusiasmo dell’orchestra che applaudisce ad ogni pezzo.
La compagnia è tutta buona. Mancinelli è persuaso di un gran trionfo ed io pure. Sabato 5 si andrà in scena senza fallo.
Ti mando le lettere di D’Ormeville e di Muzzio [recte Muzio] per farti vedere i dispiaceri che ho passato qui a Firenze senza contare le conseguenze!
Lo sbaglio del Furlan l’ho fatto io, ma la Sig.a Morsovvska non l’avrei mai approvata.
Nota poi che né Muzzio né D'Ormeville non mi hanno mai raccomandato la Sig.ra Morsovvska. La scrittura fu fatta mentre ero a Pegli.
La Bonner va benissimo ed è appaluditissima alle prove. - Conserva le lettere che ti mando per restituirmi al mio ritorno a Milano. -
Boccacci mi fa sapere che il Salvatore andra in scena l’8 ottobre, ma non mi invita ad andare a Roma, e ciò vuol dire che non mi vuol pagare, ed io da Firenze me ne vado a Pegli.
Dal resto preferisco non arrischiare la mia salute a Roma per 500 lire! Mi dispiacerà se Gigi non indovinerà i tempi, ma oggi spedirò un libro scritto qui alle prove con ogni segno.
Dim[m]i con quale opera si apre il Dalverme.
Mandami altre buone notizie e credimi tuo sincero e fedele amico
Gomes
P.S. Saluta il mio Giulio - Non ho mai ne veduta, ne sentita, ne approvata la Morsovvska