Caro Signor Giulio

Riva 2 Genn. 73 [recte 54]

Edizione meravigliosa! Ella è la gloria dell’arte tipografica italiana, il Bodoni redivivo insomma! Mi tarda di andare a Roma e chiedere per Lei al ministro una onorificenza, e sarà fra le meglio collocate.

Ne ha parlato, mi dicono, il Corriere, giornale a me favorevole, che recentemente mi difese dalle infami calunnie del Corio [Ludovico Corio, autore, nel 1873, del volumetto «Rivelazioni storiche intorno ad Ugo Foscolo»].

Non sarebbe male, se non lo ha fatto, mandare in dono un esemplare alla Perseveranza, il diario più stimato e più diffuso. Non so quanto io stia nelle grazie del S.r Viganò, ma se non troverà buoni i miei versi, troverà stupenda l’edizione.

Viva dunque il S.r Giulio, e Dio lo conservi in salute; ecco il voto che posso fare per Lei, giacché possiede ogni altro bene, ingegno, dovizia, stima universale, e per ultimo un vero tesoretto nell’amabile Sua Signora, a cui La prego di stringere per me la mano, come in ispirito e con tutta l’anima La stringo a Lei

 

Il Suo vecchio amico

Andrea Maffei

 

P.S. Bisogna proprio che si dia la briga di spedirmene un altro esemplare. La famiglia Lutti mi ha strappato di mano quello che mi ha mandato, né vuole ridarmelo.