Al Pregiatissimo Signore

Il Sig Giovanni Ricordi

Editore di Musica

in

Milano

Caro Signor Giovanni!

Costantinopoli 18 Ottobre 1849

Il pacco speditomi a mezzo del Lloyd Austriaco, incluso nel Collo diretto a questo Signor Naum come Lei mi avvisa con Lettera delli 24. pp. Settembre, trovasi fino da ieri in questa dogana, ma ancora non si è potuto ritirare.

Essendo dimani giorno di partenza del Vapore per Trieste, ho creduto mio dovere il doverle far noto ciò per regolarità di commercio, e nello stesso tempo avvertirla che col Vapore delli 27 corrente le manderò la somma che le sono debitore, cioè di franchi netti 421.53, come Lei si compiaque accennarmi nell’ultima sua lettera.

La lettera per il Signor Nonzevalle le fu già consegnata, ed appena riceverò la musica, farò quanto Ella mi dice.

Giorni sono mi trovavo a dare Lezione alla Prima donna Signora Vilmot Medori e per caso trovai sopra il suo piano la parte del Don Pasquale la quale io credo sia sortita come pure il rimanente delle parti, dalla copisteria di Lucca.

Non so ancora se la partizione è della medesima caligrafia.

Basta, io conosco benissimo i spartiti che sortono dalla di Lei Copisteria, e dimani ritornando a Pera farò quelle ricerche necessarie, e nella mia lettera che Le invierò col prossimo Vapore Le saprò dire qualche cosa di positivo.

Allora si potrà scoprire anche come sta la cosa dei libretti.

Se mai avessero fatto questo furto una gran colpa l’avrebbe il Signor Corrispondente Torri, al quale credo fu affidato questo incarco.

Intanto silenzio - a rivederci.

Tanti saluti al Tito a Carlo, Carolina insomma a tutto.

Godo moltissimo che Ella si sia divertito alla campagna, già non può essere altrimenti in quel luogo di Paradiso.

Mi voglia bene e mi creda

Il suo aff.^mo Amico

Angelo Mariani