Data: 26/8/1857



Luogo: Rimini

ID: LLET010414




Al Pregiatissimo Signore

Il Signor Tito di Giovanni Ricordi

Editore di Musica

                                          Milano

Rimini 26 Agosto 1857

Tito mio Carissimo

In seguito alla nota di questa mattina, la presente ti annunzia che oggi stesso ho consegnato a questo ufficio postale un pacco contenente tutte le parti di canto, cori, ed orchestra dell’opera Aroldo; più la partitura e parti della mia aria Matilde, inoltre partitura e tutte le parti dello Stabat Mater, Sinfonia del Guglielmo Tell, ed una sola delle cinque copie della Messa di Bellini. Il tutto ho affrancato sino a Bologna dirigendolo al tuo Agente Sig Luigi Monti, il quale s’incaricherà di mandartelo sino costà pure franco di porto come sono già d’intesa col medesimo e con questo municipio che deve rifargliene le relative spese.

Questa doppia operazione è stata indispensabile perché da qui non è possibile affrancare un collo qualunque per via della diligenza fino Milano.

Troverai mancante una o due carte nelle parti dei cori dell’Aroldo perché come sai me li mandasti scritte in diverse volte, cosa che è di nessun pregiudizio.

Manca pure una parte del coro della mia Matilde, e una altra parte dei cori dello Stabat, cose ancora queste inconcludenti.

Ti assicuro che a riuscire fino a questo punto per conservarti il tutto come deve un galantuomo mi è costato assai fatica e molti pensieri.

Ho fatto perfino io stesso il pacco che troverai assai bene condizionato; e se di ciò non mi ringrazî di che ringraziar suoli ????

Il fatto sta che non ho fatto mica nulla delle cose mie per mettere in luce un così bel pacco ed ora che lo so consegnato all’ufficio postale ne sono veramente tranquillo, ho la mia ricevuta e sono in pienissima regola.

Quattro esemplari della messa di Bellini ho creduto bene di non rimandarteli perché stante la copiatura in fretta si sono un poco sciupati.

Questa musica non si è potuta eseguire per mancanza di tempo ed io mi sono preso la libertà di cederla alla deputazione della festa perché possa servirsene in altro incontro dietro il pagamento di Franchi 40 di cui ti do credito nel nostro conto corrente, come pure ti ho accreditato di altre 30 Lire austriache che ricevei dal Marzi per il nolo dell’aria mia.

Per le spese d’imballaggio ed affrancatura del pacco fino a Bologna fui rimborsato dal ministro Teatrale di qui, il quale rimborserà pure Sig. Monti per l’affrancazione sino a Milano quando questo gliene darà scarico.

Io non so quale contratto avessi tu coi Marzi per l’opera Aroldo, ma il fatto sta che io ho combinato così per il meglio. Già qui va tutto a conto del comune per cui tutto è sicuro!

Ho dato una regalia di 25 Lire austriache a quello che ritirava la musica alla presenza di mio fratello, e a questo donai le composizioni per violoncello che mi mandasti pel zelo con cui sorvegliò e custodì la tua musica.

Ho ricevuto la Gazzetta Musicale di Domenica coll’articolo del Signor Casaretto al quale manderai il prossimo numero colle altre notizie che ti ho mandato questa mane. Io partirò domani mattina pel Monte Feltro, ritornerò fra due giorni qui, mi recherò a Ravenna per salutare mia madre e mercoledì della settimana ventura sarò a Genova.

Scrivimi colà per mia quiete posta restante.

Circa alle partiture dell’opera di Verdi mi rimetto alla mia di questa mattina.

Vo a fare anche le mie valige che la tua ho già fatto, vogliami bene e salutami l’ottimo Signor Cerri, Mazzucato la tua famiglia

                                                                                                   L’amico Mariani Angelo

                                                                                                   da Ravenna colle braccia

                                                                                                   rotte per condizionare

                                                                                                   il tuo pacco

Qui, mio caro, bisognava far di tutto.

Verdi stesso fece più volte l’avvisatore e si portò le sue partiture in Teatro: del resto, però questo pubblico è di una espansione impareggiabile.

Per tua norma il pacco delle Parti dell’Aroldo non partirà di qui che Venerdì notte colla diligenza non essendovi prima altro mezzo di spedizione sicuro.

Da Sinigaglia non ricevei la musica di Fumagalli che mi annunziavi in una tua lettera (vedi esatezza di me corrispondente).

I professori di questa stupenda orchestra hanno voluto onorarmi col farmi litografare il mio ritratto. Te ne manderò copia appena sarò in Genova. Fecero pure litografare il ritratto dell’Illustre Verdi.

Se credi di annunziare ciò sulla tua Gazzetta fallo, i ritratti sono belli assai ed assomiglianti.

Per tua norma fummo i soli che ebbimo questo onore.

Come va l’incisione del quartetto dei Vespri? ne parlai a Verdi ed egli ne rimase soddisfatto: anzi ti avverto che accompagnerò quel lavoro con una mia lettera di dedica al celebre autore ed amico.

Che dice il Sig. Gambini? Si deve mordere la lingua, e quando saprà che qui abbiamo tanti onori ?!!

Basta, è tardi, vò alle valige da Rimini ti do un addio, a rivederci in Genova.                                               

Il tuo Angelo Mariani

Il Professore Casaretto qui presente ti saluta e ti prega quando avrai stampati i suoi pezzi per Flauto di mandar le prove a Monti in Bologna il quale penserà di fargliele avere ove si troverà

Tutti sono partiti e

di Rimini le vie più non son liete

di canti e danze.

              Silvio Pellico nella sua Francesca

Trascrizione di Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 273 X 213 mm

Lettera titolo LLET010414