[Vienna] 28.III.1902

Carissimo Sig.^r Comm.^re Giulio Ricordi,

ho atteso un suo rigo, ma invano.– Ho ricevuto una lettera di Illica che mi dice di non avere fatto nulla, finora.– E forse è bene: pensiamoci molto prima di decidere.– A meno che davvero non si stimi meglio non far più nulla definitivamente.– D'altronde, oramai vedo che gli anni migliori se ne vanno e sento che forse non potrò mai contentare il pubblico e gli editori.–

Sonzogno fu molto franco con me (anzi fu brutale e villano addirittura).–

Non vorrei che Ella fosse trattenuto dalla Sua innata gentilezza ed educazione....Mi dica proprio sinceramente tutto.– Tanto, illusioni non me [ne] faccio.– Cercherò di vivere anche senza fare il compositore.–

Il giorno di Pasqua parto per Varsavia (Hôtel Brüll) dove resterò fino al 4 aprile.

Il 10 aprile sarò nuovamente a Vienna.– In Italia tornerò verso il 24.–

Le ho scritto per Augurarle la Buona Pasqua insieme alla Sua famiglia, anche per parte di mia moglie.– Ed insieme agli augurî, riceva mille saluti affettuosi

dal Suo Devoto

= P.Mascagni =

Eisner La saluta tanto.–

[sul verso della lettera di altra mano: Tanti saluti | ed Auguri pasquali | per Lei ed i Suoi Cari | da Eisner]