Amico Caris.^mo

7 Novemb. 1847. Trieste

Per l’antica amicizia e per l’interesse che ci lega non ti sarà discaro il sapere che ieri sera si diedero per la prima volta sulle scene di questo gran Teatro i nostri Oriazi e Curiazi, ottenendo il più clamoroso successo che si possa dire. Innumerevoli le interminabili chiamate che il Pubblico si compiacque di fare agli esecutori principali ed a me non è affare mio, ma soltanto ti dirò che la Gazaniga fu ispirata nella parte di Camilla, superando di molto ogni aspettativa e che meritatamente venne distinta con maggiori applausi, benché il Ferretti e Superchi ottenessero anco con giustizia la loro parte.

Io per la estrema buona volontà che tutti pratticarono a rendere meglio che si poteva la mia Opera, devo a tutti gratitudine non che all’Impresa che l’ha decorata da non invidiare quanto si potrebbe fare in qualunque de’ più grandiosi Teatri. I pezzi che con particolare gradimento furono giudicati dal pubblico di più clamore nella dta prima recita, sono Cavatina Camilla, Gazaniga, Adagio e Stretta Finale primo. Atto 2^do, la marcia degli eserciti Romani ed Albani, Giuramento eseguito da tutte le prime parti uomini e coro, Scena finale della Gazaniga. Atto 3° Aria di Ferretti. Marcia trionfale, Duetto, Superchi e Gazaniga, ed in particolare, il canto di morte di quest’ultima, detto veramente a far piangere. Se ugual sorte avvessimo [sic] alla Scala ne sarei felice. Addio, stammi sano ed allegro. Accetta i complimenti della Sofia e cred

Il Tuo Aff

Mercadante

P.S. Domani parto, e dopo di essermi abboccato in Venezia con Piave per ricevere tutto il nuovo Libretto, continuerò per Milano dove spero giungere il giorno 11