Villa propria, a Posillipo

21 Feb. 923

 

Caris.mo Clausetti

Tempo fa vi pregai di far pubblicare 8 miei brevi pezzi per Pianoforte, e voi con amichevole cortesia accoglieste il mio desiderio. Siete del medesimo avviso oggi? Li posso man mano mandare? Cedo tutto senza alcun compenso.

Ho letto “Debora e Jaele”: una spesa colossale per la stampa e per l’allestimento di quest’opera; una fatica enorme pel suo autore e il risultato? O Wagner! Tu non sei che un fanciullo. O Caruso! A che sarebbe servita la magnifica voce che natura ti donò? Debussy, sei un decrepito; e tu Strawinsky, devastatore poco simpatico, sei per esser sorpassato!

Scusatemi l’inopportuna boutade, ma ho finito, cioè non ho finito perché devo ancora domandarvi il favore di autorizzare la filiale di Napoli di mettere a mia disposizione una quindicina di copie di mie composizioni. Di tutti vi ringrazio, e con i migliori saluti mi confermo

Aff.mo

Cost. Palumbo