Stim.mo Sig.r Cav.r Maffei

Finalmente sabato a sera ho spedito a Ricordi la mia Romanza, scritta sopra la sua bellissima poesia.

Mi perdoni, se in apparenza sono stato trascurato, però non l’attribuisca alla mia volontà, ma alle mie noiosissime occupazioni invernali.

La dedica nella Musica la metterà come a Lei piace.

Il 5. o il 6. del prossimo febbraio dovrò recarmi a Roma e mi fermerò 10. o 12. giorni. Se per tale epoca detta Romanza fosse pubblicata, Le sarò gratissimo, qualora mi procurasse l’Onore di conoscere personalmente i Sigg.ri Correnti [Cesare Correnti e sua moglie Maria].

Gradisca i miei saluti, e mi creda sempre

 

Suo dev.mo Servo

G. Palloni