Amico Carissimo
Verona Li 29 Ottobre 1850
Jeri solo di ritorno dalla campagna ho trovato una tua lettera in data del 18 corrente. Ti ringrazio della tua offerta per la stampa della mia Sinfonia che invece di N 30 copie, ne facessi la riduzione per N 20, e attenderò pure che tu abbia dato corso a più importanti lavori; solo ti prego di sollecitarne la stampa al più presto che potrai. Intanto mi farai il piacere di ritirarne la partitura e le parti d’orchestra, che alla prima occasione farai il piacere di inviarmele a Verona, dovendo anche esaminare la partizione se mai fosse corso qualche sbaglio. Questa mattina m’interessai tosto pel tuo affare risguardante le proprietà. Mi recai al Governo dove chiesi conto della supplica presentata dal C.te Bolza, e mi si rispose che il Sig.r C.te Strassoldo dovendo partire per Vienna ha rimesso tutti gli affari d’ufficio nelle mani del Consigliere Noi. Allora mi feci presentare al prelodato Sig.r Consigliere che m’intrattenne per più di una mezz’ora discorrendo sempre del tuo affare, del quale mi pareva che prendesse il più vivo interesse. Rimase anzi meravigliato come dall’ufficio Strassoldo non gli fossero ancora state rimesse le carte relative. Mi promise replicatamente che le avrebbe chieste immantinente e si sarebbe adoperato affinché la tua giusta domanda ottenesse l’effetto desiderato.
Se mai dopo una quindicina di giorni non si fosse data evasione a questo affare, io sarei del parere che tu indirizzassi una lettera a questo Sig.r Consigliere Noi raccomandandoglielo ancora, ed io da mia parte continuerò presso qualche altra persona di accrescerne le raccomandazioni.
Frattanto caramente ti saluta
Il tuo amico,
Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
(il timbro postale riporta)
VERO[NA] 50
MILANO
30
OTT