Amico Cariss.mo

Verona Li 31 Marzo 1852

Avrai ricevuta l’altra mia che ti ho scritta questa mattina, dove ti faceva avvertito che le Casse sono ferme a Modena, e che per farle ritornare a Verona, occorre che sia presa nota di ciascun libro prima di passare la frontiera, e che questa operazione sarebbe piuttosto dispendiosa. Riceverò su questo punto un tuo avviso, e prontamente.

In questo momento mi mandò a chiamare la Signora Foroni-Conti per dirmi che l’Impressario [sic] Gritti ha scritturato per la Fiorina il Buffo Bellincioni (o Bellinzoni); sai tu cosa sia? ... Oltre di ciò mi disse se per il nolo si potesse fare una piccola diminuzione delle L. 400; io gli ho risposto che dal canto mio ti rilascierò [sic] l’intera mia metà che mi si spetterebbe, e che tosto ti avrei scritto in proposito. Tu mi scriverai come devo regolarmi, perché da una parte vorrei favorire questa Signora, anche con qualche sacrificio, per le ragioni che già ti dissi in altra mia, ma d’altra parte non vorrei essere sconveniente presso di te. Adunque potresti scrivermi due lettere, una per me, come dovrò regolarmi, ed un’altra ch’io possa mostrarla alla Foroni, e questa poi anche a Gritti, perché essi veggano che anch’io mi sottopongo a un sacrificio onde accondiscendere ai loro desideri. Se crederai anche di tenermi giù qualche cosa dalle 2000 lire a me spettanti, dopo i tre anni, lo farò (ti ripeto) volentieri, per contraccambiare alle gentilezze praticatemi dalla famiglia Foroni.

Sai niente cosa ci sia di nuovo a Roma?

Scrivimi adunque a posta corrente, perché credo che a Venezia si vorrebbe sollecitare l’andata in iscena della Fiorina, cui nel caso raccomanderai tutta la premura al Sig.^r Gallo per il buon andamento delle prove ecc. ecc.

Amami

Il tuo amico

Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

1

APR