Data: 25/1/1856



Luogo: Verona

ID: LLET012688




Amico Carissimo

Verona Li 25 Gennajo 1856

 

Ho lasciato scorrere parecchi giorni senza scriverti, perché una grande indecisione regnava ancora sulle misure che si sarebbero prese riguardo alla Giovanna di Guzman. Intanto io continuava le mie prove al cembalo, e posso anche dirtelo, con molta soddisfazione, dapoiché [sic] gli artisti sono contenti delle loro parti, ed i Conjugi Baucardè provano con impegno. Ho creduto bene quindi di rompere io il silenzio, protestando alle autorità che non si proseguivano le prove, se non si fosse prontamente provveduto a tutto quello che era necessario. Il Delegato allora mandò allora incontanente un’ordine [sic] alla Presidenza che intanto fossero scritturati N 10 Coristi, e poi si pensasse al resto. Difatti jeri questi nuovi Coristi provarono insieme agli altri, e furono scritturati anche due Violoncelli. La difficoltà grande sta nel trovare le Coriste perché non se trovano in nessun luogo, e quelle di Parma sono colà rifermate per la Quaresima. In ogni modo si cercherà ancora, ma nel caso non si potessero avere, ritieni pure che non sarà questo il male maggiore perché le 12 Coriste che ora abbiamo sono abbastanza buone, specialmente i Soprani. Probabilmente potrò averne due da Mantova. Quello che occorre più di tutto è l’aumento dei Violini.

Il Conte Pellegrini mi disse di dirti che sarà provveduto a questa mancanza. In ogni modo tu devi metterlo nella scrittura. Ti prevengo anzi che jeri sera la Presidenza ha intimato al Sig.r Corti di procurarsi entro lo spazio di giorni 4 le partiture e parti d’orchestra sotto pena di una multa in caso di mancanza. Ti avverto di ciò onde tu possa regolarti. Il Compositore dei Balli vorrebbe praticare qualche taglio nella musica delle quattro stagioni; io mi sono opposto. Lui mi rispose che non ha il materiale bastante per completare questo Balletto, ma io non farò nulla senza avere prima un tuo ordine.

Desidero sapere subito se Mazzucato ha avuto ordine da Verdi di fare qualche taglio. Il Baucardè avrebbe desiderato di ommettere [sic] alcune battute in sulla fine della Melodia «Scendono i zeffiretti», e così pure nella Stretta del Terzetto finale. Io non farò nulla senza tuo permesso, ossia senza il consenso di Verdi. Scrivimi per mia norma.

Ti abbraccia intanto

Il tuo aff. amico

Carlo Pedrotti

 

 

(indirizzo)

Signor

Giovanni Ricordi

Editore di musica

Milano

 

(il timbro postale riporta)

MILANO

26

1

Trascrizione di Paola Meschini


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 266 X 214 mm

Lettera titolo LLET012688